Haiku e psiche

Haiku e psiche

28 ottobre 2019 ore 18,00 – Viaggio tra poesia e psicoanalisi Libreria il mondo che non vedo – Padova  

Presentazione del libro: “Lo stupore dell’istante” di Mario Bolognese – Poeta (edizioni del Faro)

Con la partecipazione del Dr. Mauro Verteramo Psicologo e Psicoterapeuta.

Mediatori: Maria Bernadette Schenker Counselor e Coach in Psicosintesi; dr.ssa Giovanna Gazzotti  Docente e Counselor in Psicosintesi

 

Haiku e psiche

Un Haiku è un breve componimento poetico Giapponese dove Hai significa “viaggiare” mentre ku è “frase”. L’Hai-ku è quindi la “poesia del viandante”. Questa forma poetica aveva origine nelle feste dell’antico Giappone dove, tra arguzia e cibo, i commensali si passavano l’ordito di una poesia a catena per un numero massimo di 100 volte. L’Hai-ku è inserito nell’attimo, nella sensazione, nella circolarità della parola, divenendo sempre più una forma di espressione personale del sentimento del Poeta per le cose della vita.

Facendo un salto, nell’antica Grecia è Ermete la divinità che integra nel suo codice divino il Viaggio, il Viandante, il Cibo, La Parola, l’Arguzia, la Comunicazione e la Poesia. Egli è il dio della comunicazione tra dei e uomini, della traduzione, dell’estraneità da comprendere e integrare. Non aveva una casa, ma abitava nelle strade, sotto i ponti, nei bivi delle vie; era un senza dimora, come i moderni viandanti.

In un epoca dove il senso viene troppo spesso confuso dal giudizio razionale delle cose, pratiche come la poesia e la psicoanalisi si pongono invece ancora come garanti del circumnavigare gli opposti.

Diventa allora la tenda e non la casa la metafora abitativa che più si addice ad un senso dell’ esistenza che se abitato nella sua transitorietà può divenire più poetico, sacro e vero.

locandina-Haiku-Verteramo-Bolognese

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