Ogni singola persona ha un suo proprio mito che la guida e di cui può essere consapevole oppure, più spesso, di cui può non saper nulla.
…”Così, nel modo più naturale, mi presi l’impegno
di conoscere il mio mito, e per me divenne
il compito dei compiti”.
Jung: “Ricordi, sogni, riflessioni”.
Seminari, percorsi di psicoterapia individuale e psicoterapia di gruppo possono guidare all’individuazione.
Verona 2015/2016: MOLTI DEI UN SOLO UOMO
Dietro la scelta di una Scuola di formazione si gioca non solo l’acquisizione di una conoscenza teorica ma anche una ricerca di “fede” poiché è fatta “affettivamente”, con la partecipazione emotiva del proprio “sentimento”. Come nella scelta di un partner anche qua qualcosa di noi stessi, inconscio e invisibile, ci ha fatto innamorare di una teoria e della sua scuola piuttosto che di un’altra, poiché ha sentito che solo attraverso essa poteva giocarsi la possibilità di essere visto e riconosciuto. La scelta non è avvenuta quindi a caso ma ricercando, attraverso l’amore, quella data immagine di uomo e di sacro che sembra riguardarci e che abita dentro quella teoria. Chi è in noi l’agente di tale scelta? Affidandoci a Roberto Assaggioli, che esorta ad essere autenticamente creativi seguendo la propria strada,o a C.G. Jung quando afferma: “Per fortuna che sono Jung e non sono junghiano”, si propone un seminario che desidera ricercare nei partecipanti le riflessioni sul proprio processo individuativo e sul proprio percorso di formazione. Verranno esposti vari modelli della psiche con le loro teorie della personalità, al fine di presentare le diverse immagini di uomo e di sacro che in esse dimorano.